mercoledì 22 febbraio 2012

Volevo fare la Velina...

Si. Lo ripetevo ossessivamente.
I miei mi hanno sempre raccontato di quella volta che duenne ballavo sculettavo davanti al televisore, con la pancia fuori, per imitare la Pamela Prati dei tempi d'oro del bagaglino.
Dovevano cominciare a farsi qualche domanda da allora, presumo, e magari iniziare con le sedute di psicoterapia già dall'asilo. Che una cresce e si porta dietro anche i tarli nella testa. Non ho mai giocato a fare la mamma o, che ne so, la maestra, tipici giochi da bambina normale. No, io ero modella, ballerinaindiscotecasulcubo che allora non sapevo trattasi di cubista, ballerina di tivù, attrice, e persino, dopo aver visto un telefilm, non ricordo bene, volevo ardentemente imparare la lap-dance, aivoja che tutti mi ripetevano che non sta bene, io mi ero innamorata delle acrobazie per aria, dei vestitini-ini-ini sbrilluccicanti, del trucco pesante. 
Non chiedetemi il motivo di tali scelte, obiettivamente opinabili, ma i fatti così stanno e tanto vale dichiarali. E niente, passavo le giornate rubando foulard e scialletti vari a madre e nonna, piazzandomeli addosso a mo' di abiti da gran sera e poi sfilavo sotto i faretti del corridoio che erano i miei riflettori, le luci della ribalta, i flash dei fotografi, ore a fare su e giu, consumare il parquet, a truccarmi e pettinarmi di nascosto prima, che se mi vedeva mia madre erano cavoletti, e nel caso mi avesse sgamato, praticamente sempre, la regola era mentire, mentire a tutti i costi, anche sotto tortura, anche nonostante le palpebre di un non molto elegante blu e le labbra truccate da un makeup-artist cieco, di quel rosa che mi piaceva tanto. Immaginavo gli occhi di tutti puntati addosso, gli applausi, l'approvazione della gente, e decretavo che non ci sarebbe stato niente di più bello da poter fare per tutta la vita.
Poi i fatti non seguono praticamente mai i desideri della gente, e se da bambina non lo capisci che devi avere certi requisiti, da grandicella te ne accorgi. Ti accorgi di avere qualcosa che non va quando i tuoi vestiti sono ancora otto anni e gli altri è da un bel po' che sono passati ai sedici; quando passeggiando con le amiche per dire loro qualcosa nell'orecchio devi alzarti sulle punte, e mille volte ancora. Che purtroppo pare che le modelle debbano avere un' altezza minima a cui tu non arrivi nemmeno se ti fai la cofana sulla testa, e le  ballerine di tivù uguale, e le veline idem. Che il bel faccino, il corpo atletico e il sapersi muovere non bastano, se non distribuiti su almeno un metro e settanta. Così iniziano a partire la sfilza di luoghi comuni/consolazioni/pacchesullespalle/spallucce desolate "nella botte piccola c'è il vino buono e blablabla..." , o la cosa che proprio odio "ma quelle sono galline!Tu sei intelligente!" 
E che me ne faccio dell'intelligenza non si sa. Stuidiamo, studiamo, studiamo e poi? Se ti va bene per trovare considerazione nel ruolo che hai faticato per raggiungere devi espatriare, con tutto quello che ne consegue, lontanaza, solitudine, saudaji. O trovi un lavoro sottopagato o non lo trovi proprio un lavoro.
Essere bella è tutta un'altra cosa. Tanto per incominciare, nel nostro Paese è l'unica cosa che fa reddito, ti da una posizione (non fate i maliziosi...), addirittura ti assicura la pensione da ministro, inoltre non bisogna impegnarsi più di tanto , spesso chi è bella non ha un pelo, ha i denti bianchissimi e la pelle perfetta, i capelli fluenti anche dopo la sauna, non deve sforzarsi in palestra o patire le torture di HannibalL'Estetista. Non bisogna neanche impegnarsi ad essere simpatiche, interessanti, alla mano, allegre o cordiali, basta un sorriso e l'individuo dall'altra parte già è perdutamente innamorato, al massimo impegnato a fissarti il fondoschiena. Se fossi bella e nemmeno in grado di sculettare su un bancone, non temere, c'è e ci sarà sempre un imprenditore pronto a pagare a vita i tuoi stravizi pur di potersi fare un giro sulla giostra; e se tu invece volessi il vero amore, stai tranquilla, potresti anche essere cattiva ed acida come Malefica, avresti sempre accanto l'uomo che hai scelto, fedele come il tuo pincher nano!
Se possiedi spirito di indipendenza da vendere e vuoi mantenerti da sola, dovresti posare per qualche scatto fotografico o farti truccare e pettinare per sorridere davanti ad una telecamera. Lo so, lo so... so' sacrifici!
Avete presente la tipica domanda "ma se tu potessi sciegliere, no.." 
"Stavi per chiedermi se rinuncerei al mio cervello, all'integrità morale nei confronti dei miei genitori, alla vita privata che possa chiamarsi tale, la cucina calorica della nonna e l'anonimato, per essere una lobotomizzata, mezza nuda ma con uno stacco di coscia che 'llevate...non è necessario nemmeno che continui. C'è solo una risposta. Si."
E se siete di quelle che affermano con sincera invidia convinzione, che voi non scambiereste il cervello con la bellezza... vediamo se siete di questo avviso dopo quanto segue:
Di Natale e Iaquinta, mutanda/boxer nero..
 
E poi lui. L'uomo più bello che abbia mai visto. Il mio ideale più ideale che c'è! *.*
Marco, lo hanno fatto  su misura per me...
E adesso gioca pure nella mia Juve. Perfetto!

Se sieta ancora di quell'avviso? Sicure, sicure, sicure?
Io ribadisco: 
"Volevo fare la Velina!"


P.S. Comunque, si capisce che mi piacciono i moroni? :P

P.P.S. Ma lo sapete che me ne sbatto dell'esame cancellato?
Olè!
Vi bacio tutteeee!!!

Isotta





giovedì 16 febbraio 2012

Sfigati si nasce. Ed io, modestamente, lo nacqui!

Certe volte dici: "Peggio di così non può andare!"
Ed è lì che ti sbagli. 
Quel momento in cui pensi che sei esattamente nel punto più basso nel quale potresti o meriteresti di trovarti, allora crolla il pavimento. 
Con la perversa consolazione di essere al sicuro, che il peggio ti è capitato eppure ancora respiri, quasi gioisci di averla fatta franca. Poi leggi l'e-mail. Dell'università.
E una simpatica professoressa ti mette a conoscenza del fatto che, le dispiace, ma il 26 con cui hai superato il sue esame del 2010 deve essere stato un errore, perchè il compito risulta INSUFFICIENTE. No, non da 26 a 24, da 26 a 22, da 26 a 18, no sarebbe stato fin troppo scontato per la mia sfiga cronica. 
Devo rifare un'esame che credevo di avere superato con un voto decente. Un anno e mezzo fa.
Non so davvero cosa dire.
Sono qui vicino al telefono, che magari chiama il medico e mi fa sapere che ho una malattia terminale, sia mai che me lo perdo!
Ma no, non succede, sarebbe una bella notizia levarsi dalle palle, ed a me le cose belle non succedono. A mi spiace ma questa è SFIGA c'è poco da fare, non si tratta di essere propensi al melodramma!
Sono stufa, davvero stufa.
Io 'sta vita la subisco. E sono stanca.
Ho bisogno di qualcosa per potermi rialzare, mazzate su mazzate invece non fanno altro che segarmi l'anima.
Sono stanca.
Dico davvero.

                                                                            Isotta

sabato 11 febbraio 2012

Un nuovo giorno...

Ci siamo arrivati vicino così tante volte. Dicevamo basta e poi puntualmente non lo era, capitava di sfiorarsi la mano ed allora era un casino o guardando a fondo negli occhi potevi vederci il punto esatto del cuore dal quale sgorgano le lacrime e non era mai un'addio. Una volta ci siamo persino lasciati con un bacio...maddai, è un ossimoro!
Stasera è stato diverso. Lo guardavo spiegarsi, cercare di farmi capire che avevo frainteso e non vedevo nient'altro che una persona, un ragazzo un po' troppo cocciuto e pragmatico, presuntuoso e orgoglioso, ma di quell'orgoglio da bambino più che da uomo. E un po' mi dispiaceva pure. Ma di quello che c'era prima, quegli occhi che credevo innamorati, quelle braccia forti che erano il mio rifugio, quel profumo della pelle che mi faceva partire per la tangente. Oggi non era più Lui, oggi era un tale.
E sono pronta a scommettere che per lui è stata esattamente la stessa cosa.
Non so decidere se sia una cosa negativa o positiva, ci devo ragionare bene questa notte, ma a mente calda opto per la seconda. E non so come sia potuto succedere che in tre miseri giorni mi sia passata! Quella notte ho creduto veramente di morire per il dolore. Forse è stato proprio questo exploit, è esploso tutto ed ha bruciato i sentimenti e asciugato le lacrime in un colpo solo, rapido e (sifaperdì ) indolore! 
E' finita. Chiusa. Andata. Basta.
Ci siamo chiariti, abbiamo spiegato le nostre ragioni senza alzare la voce, aspettando che l'altro finisse e, meraviglia, siamo stati d'accordo su molte cose, tra cui, le principali: che ci abbiamo provato, che siamo incompatibilmente diversi in ognicosapossibileedimmaginabile, che è giusto lasciarsi, ma facciomolo civilmente che, perdiamine, abbiamo un'età! Ah dimenticavo, che nonostante tutto ci servirà in futuro per non commettere gli stessi errori!
Cioè, in pratica i tizi dei fotoromanzi ci fanno una MiddletonJunior (= pippa, tanto pe' dì).
Devo ammettere che continuo a non credere ad una sola parola che mi ha raccontato, ma comunque un paio di cose le avevo travisate per davvero, facendo un quadro più tragico di quel che in realtà era, ma che comunque già di per se' bastava.
Un'altra cosa strana, per noi me e il tale, è che abbiamo discusso per un tempo ragionevole, sono uscita alle 10.30 circa, allo scoccare della mezzanotte mi chiudevo la porta di casa alle spalle, a proposito sono tornata a casa tra un trambusto e l'altro mi ero dimenticata di dirlo, essì che non siete mica tonte, altrimenti come ci parlavo con lui, ma tanto per esplicitare. 
Adesso però passiamo alle note dolenti, va bene tutto, e vi garantisco che la mattina dell'otto mi sono svegliata dopo una dormita da Re e mi sentivo più leggera, ma quando gli ho detto "allora ciao", aperto lo sportello, messo un piede fuori e lui ha risposto "ciao", ho sentito una fitta allo stomaco e per paura non l'ho nemmeno guardato in faccia, non saprò mai che faccia aveva fatto! La tristezza che sento però non è dovuta alla rottura, su quello ci abbiamo meditado a lungo ma è veramente l'unica cosa ragionevole da fare per far stare bene entrambi, è più una malinconia per il fatto che si è chiuso un capitolo della mia vita che, nel bene e e nel male, è stato significativo. Non solo per quando col cuore impazzito e la voce intrisa di timore gli ho sussurrato "spogliami" e quello che ne è seguito, non solo per l'aver scoperto che è bello avere qualcuno vicino e non voglio impormi di farne a meno o per le pochissime volte in cui l'ho visto felice a causa mia, più che altro per ciò che è cambiato dentro di me, per i sentimenti mai provati prima e di cui ora so non posso e voglio fare a meno, per lo schizzo dell'abito da sposa che prima ripudiavo come idea immonda e invece ora vorrei indossare, per l'aver capito che andarsene non è la soluzione se i fantasmi te li porti dentro, come si fa la parmigiana e si riparte in salita. Per aver imparato a mie spese che le Bestie non si trasformano automaticamente in principi, che non è scontato o automatico, ci vuole un Amore grande, immenso, dedito, e quello no, non l'ho imparato per niente. Quello ancora, devo impararlo. 

P.S.  Non essendo una bloggher, ma una che scrive cagate su internet, non avevo considerato fondamentale ai fini della mia esistenza una casella di posta per il blog.
Mi pento amaramente, ho rimediato, ma a mio favore voglio dire, signor giudice :P, che non credevo che qualcuno potesse mai leggere le mie svalvolate e addirittura volermi mandare una mail! Quindi sappiate che so che può sembrare scontato e banale, ma vi ringrazio tanto per esserci, essì la mia vita è così patetica che i vostri commenti mi fanno commuovere, mi spronano e mi incoraggiano...Grazie, sincero!
Bando alle ciance la mail è piecesofagreeneyesgirl@hotmail.it , aspetto eh!

                                                                          Isotta

martedì 7 febbraio 2012

Mi sono svegliata ieri mattino alle 9.00, c'era un cielo azzurro azzurro e tutti gli alberi ghiacciati, brillanti, le strade e i tetti ricoperti di neve, pareva di essere a Narnia.
Sono passate 33 ore da allora e i miei occhi non si sono chiusi un attimo, anzi, hanno avuto il loro bel da fare.
Uscita da una delle tante settimane di litigio ero stata contenta di rispondere alle sue chiamate, ero felice del fatto che finalmente si fosse deciso a fare  qualche passo verso la riappacificazione, ma allo stesso modo cercavo di non darla a vedere, tutta questa gioia.
Passa così il pomeriggio, tra chiacchiere fugaci e parole appesa alla cornetta. Poi la sera il silenzio. Di nuovo.
Vengo a sapere che è successo un'evento straordinario al quale nessun ragazzo di 26 anni (prossimi 27) può rinunciare: cadono due fiocchi di neve.
Mi arrabbio con me stessa, mi considero intelligente eppure casco sempre sui soliti errori, poi però mi chiedo "di chi ti fidi di più? E' tutto qui il senso delle cose."
Ti fidi di te stessa, del tuo istinto, del sesto e del settimo senso, o di lui? Di quello che al telefono ti dice che sta facendo il bagno al cane, ma tu sai che quel cane è morto da settimane; di quello che giura e spergiura che è in un posto, addirittura è pronto a mandarti la fotografia, mentre tu hai la foto reale davanti, e si trova da tutt'altra parte? Tanto per citare le prime due fesserie che ho ascoltato, del bilione che mi viene in mente.
Allora ti svegli per un attimo dal torpore nel quale sei piombata cinque lunghissimi anni fa e ti dai da fare.
Forzo facebook, che è l'emblema della rottura delle coppie, il posto perfetto per fare magagne e scovarle se ne sei alla ricerca; che mi denunci, ecco è scritto nero su bianco, ho hackerato e ravanato tra tutto, dagli amici, alle foto...ma la cosa veramente fondamentale sono i messaggi e fb ti fa anche il favore di salvare come tali le cronologie delle chat...niente da fa', Zuckerberg è un fottuto genio!
C'è di tutto, scambio di apprezzamenti su materiale femminile vario con gli amici, scambio di filmini pornografici con ragazze che io conosco a malapena, disperate rischieste di uscire quando a me diceva che erano gli altri ad implorarlo di farlo, e poi finalmente la pugnalata con la P maiuscola, anni e anni di menzogne, di accuse di essere una pazza visionaria, di immaginarmi il marcio, quando il marcio ce l'ho sempre avuto a fianco, in carne ed ossa.
Come ho fatto? Come ci sono cascata? Isotta tu sei diffidente, disillusa, cinica a tratti, come hai fatto? E' stato furbo, c'è da renderne atto, è stato capace di attuare la più infallibile delle tecniche, la più spietata delle baracconate: si è costruito addosso la figura di vittima (la mia famiglia lo ha sempre difeso, puor parler...), schiavo delle restrizioni di una sadica, si è fatto agnello, ha operato un lento e progressivo convincimento tanto da farmi sentire una stronza, la strega delle favole che infieriva contro il povero disperato che aveva sacrificato tutto pur di starmi accanto.
Un vero maestro. Non avrei saputo fare di meglio. Neanche idearlo, a dire il vero.
Allora realizzi che la frustrazione che avevi è reale, che le cose non me le immaginavo, ce le avevo davanti agli occhi ma il teatrino che mi era stato costruito in testa e un po' di sentimento cancellavano l'ovvio. E alzarsi per gli incubi nel cuore della notte, fradicia di sudore freddo con un tamburo nel petto acquista finalmente il giusto valore. Le risatine sotto i baffi che era sempre un "ma sei paranoica", erano reali. Gli attacchi di panico, gli isterismi avevano un fondamento concreto, altro che "hai bisogno dello psicologo". E scopri anche che eri veramente innamorata, lo sei ancora a dire il vero. Nonostante tu abbia sempre pensato di essere in difetto nei confronti del suo grandeamore, realizzi che era esattamente il contrario. Che a pensarci bene sei sempre stata tu a telefonare, a porgerti per un bacio a parlare per prima, a investire sentimento.
Il mondo addosso. Tutto quello che avevi costruito, per ovvie ragioni solo nella tua di testa, distrutto da una bomba atomica; le certezze, la fiducia, l'impegno, infangati dal peggiore degli esseri, un uomo.
E come la risolvi adesso? A chi potrai mai credere, più? A chi avrai il coraggio di dare una chance? Dove troverai la forza, se la tua forza era lui? Non lo so.
Sono stata tradita dalla persona a cui ero disposta a dare tutto, e adesso lo posso dire con certezza, dato che dopo tutto ciò il mio unico pensiero è come farò a vivere senza di te..
Io oggi sono morta.

                                                                                 Isotta.

sabato 4 febbraio 2012

Pensieri...e un GiveAway!

Troppo spesso le parole fanno i capricci, si buttano a capofitto nel vuoto creato dai silenzi e impongono il loro suono a chi le ascolta, a chi non le voleva ascoltare o a chi non voleva nemmeno farle uscire. Le verità sono le tenaglie che possono liberarti dalla noia, dall'odore di stantio che senti nell'armadio, tra le lenzuola, sulla pelle anche dopo aver fatto lunghe doccie bollenti, quando la pelle brucia sotto goccie infuocate ma il rumore dei pensieri è così assordante da farti dimenticare che hai un corpo a cui badare. Quando fuori è nebuloso e soffocante e dai capelli appiccicati al viso, alla schiena, al collo, sgorgano rivoli, strade d'acqua che facendosi spazio tra le pieghe, assecondando le forme, disegnano un percorso per andare via, che a volte lo scarico è un posto più ambito di quello accanto a te. Il petto compensa come può tutta quell'umida aria calda che entra nei polmoni, e ti ritrovi senza fiato, alla fine di una corsa che deve ancora iniziare eppure ti ha già stremata, ad ansimare per uno spiraglio, una boccata d'ossigeno che liberi la gola dalla pesantezza che l'ha invasa, che imponga riposo al cuore finora impegnato a battere più forte per sostenere l'ipossia alla quale ti sei costretta a vivere, sotto la doccia come a pranzo, del resto sempre la stessa vita è.
Cercare di resistere è da fessi. Alcuni stanno sotto lo scrocio della doccia senza batter ciglio, pregando perchè l'acqua bollente duri più a lungo possibile. Ma questa è gente dai polmoni capienti, dalla pelle dura e dalla mente salda, dalla quotidianetà fatta di concreta routine, da sogni di materiale realizzazione, da sentimenti normali e di tangibile realizzazione. Per tutti gli altri, cercare di resistere è da fessi.
Per quelli che che preferiscono la sensazione di tepore quando l'acqua non è più fredda e ti senti a casa, alla rassicurante temperatura costante; per quelli che non hanno ancora deciso chi e cosa essere e allora si inventano in mille sfaciettature nel giro di una giornata; per quelli che i sogni o sono irrealizzabili o non sono sogni, è rimboccarsi le maniche; per quelli che vogliono saltare il pranzo ma cibarsi di emozioni; per quelli che alla sicurezza preferiscono infinitamente di più il rischio di gettarsi tra le parole che non dovevano essere dette o le cose che non dovrebbero essere fatte, che una vita non la puoi chiamare tale se non ci hai giocato d'azzardo!
Per tutta questa serie di motivi, io voglio sbagliare, tornare indietro, decidere fermamente una cosa e il giorno dopo fare esattamente l'opposto, mandare affanculo e chiedere scusa e poi ancora maledirti e fare l'amore, voglio essere libera di muovermi tra i miei sentimenti come sui sassi in mezzo al fiume, senza una meta, su quello che al momento vedo più sicuro o mi sta più simpatico, solo per il gusto di vedere se cadrò o meno. Io voglio questo, che può benissimo essere chiamata pazzia o coglionaggine, poca serietà o adolescenza tardiva, incoerenza; ma che è decisamente più eccitante e godereccio della più confortante e noiosa, banale linearità!
Se non hai il coraggio di seguirmi tra le pieghe delle emozioni, le incoerenze del cuore, lo smarrimento della non-certezza, i cunicoli bui e sconosciuti della mia testa, gli sbalzi d'umore, le follie e i sogni, i discorsi da bambina e il corpo di donna, gli occhi di un gatto e il petto di madre, i vestiti firmati e il cibo biologico, il rancore e l'amore, l'odio e la complicità, lasciami.
Lasciami a chi, magari, sta cercando esattamente qualcuno come me.

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E' da tempo che volevo partecipare al GiveAway della nostra cara Zia Aerospaziale, ma per ovvi problemi, relativi agli esami, questo non è stato possibile fino ad oggi!
Credo che vi abbia rotto abbastanza su quanto io ami follemente gli animali, tutti sanno che sono vegetariana ed è quindi una cosa imprescindibile che io tenga alla natura. Proprio per questo la mia partecipazione è ancora più sentita!
Per tutte le info, le modalità e la data di "scadenza" vi rimando al post, senza essere ripetitiva...che dire?!
Speriamo di vincereeeeeeee!!!


                                                                                    Isotta