venerdì 29 luglio 2011

Di Ego e Contenitori...

Nessuno è perfetto. E in parte è vero, ma quando sei un'adolescente prima ed una donna per il futuro, farsi i famosi complessi è facile come imbattersi nella nebbia a Milano. Non ho mai desiderato un seno prosperoso, e avendo fatto danza classica per 13 anni la mia seconda è stata sempre anche più di quello che avevo messo in conto, gli addominali scolpiti si sono sbiaditi negli ultimi anni di università ma di pancetta, maniglie dell'amore o cellulite ancora neanche l'ombra (e speriamo di non vederla per lungo tempo!), non ho avuto nemmeno grossi problemi di acne, il brufoletto bastardo che ti spunta la notte prima della data cerchiata di rosso e confezionata di cuorici anch'essi rossi sul calendario quello si, ovviamente, sul più bello ovviamente, ma niente escrescenze a cui poter dare un nome e comprare i vestitini.C'è un chiodo però che mi tormenta da sempre, un confronto che non posso vincere, un terreno sul quale per me non c'è manco partita, una differenza che non puoi colmare, che puoi solo sperare di accettare perchè non c'è modo di cambiare. E probabilmente è questo il vero tarlo, l'impossibilita di cambiare le cose, della genetica che si impone al tue volere, a qualsivoglia tuo tentativo di non essere, non diventare quello che inevitabilmente sei, perchè "nella media tu hai beccato il valore limite più basso" questo diceva lo specialista ed è andata così, punto. Che per dimagrire ci sono le palestre, per i capelli ricci la piastra e per gli spaghetti la permanente; che se hai una terza e non ti basta c'è il chirurgo, come c'è per le orecchie a sventola, un brutto naso o se il tuo orifizio vaginale non ti garba (si anche per quello!), ma per chi è basso non c'è medicina o sviluppo tecnologico che tenga, sei basso e basta. Credo sempre di averlo metabolizzato, di essere riuscita a mandar giù questo groppo enorme, ma non è cosi. Oh non è affatto così. E' che ho un ego smisurato io, troppo per essere contenuto in un misero metro e cinquantacinque. Ho visto tutti crescere, i miei compagnetti delle elementari, le figlie delle amiche di mia madre, le altre ballerine a danza, i miei cugini e tutti gli altri, li ho visti allungarsi, ed ho pensato che ero solo in ritardo, che infondo una ritardataria lo sono per natura, ma intanto loro dovevano abbassare il viso per guardarmi negli occhi,io alzarli per guardare il loro. Ed è una vita che è così ormai, e tutto quello che assaporo di essere si infrange sul riflesso di uno specchio, sulle vetrine, nei pantaloni troppo lunghi e nei tacchi sempre troppo bassi, nell' aver la certezza che mi sarei potuta bere il mondo se solo fossi nata abbastanza alta per raggiungere il tavolo degli aperitivi. Sono problemi futili, perchè nessuno è mai morto per "nanezza" , ma una maglia della catena che mi tiene attacca al mio senso di malessere generalizzato è proprio il non accettare di essere la botte piccola col vino buono, ma il desiderare di essere una botte con un vino mediocre a cui nessuno deve raccontare che porta quello buono, per compassione, per risarcimento, per tappare un buco.
Rimane sul serio solo la forza di accettare, perchè parlo parlo e impreco e maledico e piango e mi vendico per il torto che sento di aver subito, ma gli altri continuano a piegare la testa per ascoltarmi ed ora anche la mia sorellina è entrata a far parte del gruppo. Mia madre sostiene che non sia cresciuta per la cattiveria, non riuscendo a capire che cattiva acida, lo sono diventata forse proprio per quello che sono e non sono diventata, un pò come i cani di taglia piccola che sono insopportabili e fanno tutto quel chiasso, mordono, ringhiano, abbaiano al contrario di quei paciosi canoni giganti.
Io mordo e abbaio proprio per questo: perchè i cani grandi fanno paura ai piccoletti e in qualche modo mi devo pur difendere.

                                                                                        Isotta.

sabato 23 luglio 2011

Lo SWAT che bott!

C'è da dire che nel mio paese di 3000 anime comprese le gallinelle o ci vieni perchè c'hai i parenti, o perchè ti sei perso o al massimo per riempire 86 bottiglie di acqua visto che la NOSTRA ACQUA è il top del top, sorgenti montane, la roccia che filtra ogni rivolo, ne arricchisce le gocce di sali minerali, fresca, limpida e pura (vi ricorda qualcosa? ). Lavorare qui in farmacia non è come lavorare in città: le vecchiette che mi conoscono da quando ero alta 50 cm si sporgono e mi pizzicano le guance allo stesso modo di allora ( non che la mia altezza sia poi cambiata di tanto), pronunciano i nomi dei farmaci in una lingua aliena che valleacapì, i bambini vengono mandati dalle madri a prendere il farmaco "che la ricetta poi la porta mamma" evvabbè, non esiste IL DOTTOR TIZIO ma solo TIZIO, tutto sa di casa e volemosebene, di aria familiare e senza fronzoli. Io che sentendomi troppo figa a fare l'aspirante farmacista il primo giorno mi sono presentata in zeppe da 12cm, vestita in maniera "consona", truccata e pettinata. Questa mise si è trasformata nel giro di due giorni in jeans ed hogan, coda di cavallo e viso acqua e sapone. Ho provato a resistere con i tacchi ma tornavo a casa che i piedi non sapevo se li avevo portati con me o erano rimasti in farmacia, si che le zeppe mi aiutavano laddove madre natura si è risparmiata ( che manco con lo sgabellino riesco ad acciuffare i farmaci dei cassetti più alti! ) ma era veramente una tortura, mentre visto che chi si presenta al bancone sono vecchiette,bambini e uomini con problemi alla prostata ho deciso di guadagnare i dieci minuti mattutini dedicati al trucco, al ronfare.
Il venerdì è abbastanza calmo, se gli altri giorni vengono venti personaggi, nel pre weekend al massimo otto. Stavo sistemando dei farmaci al loro posto, questo qui, quelli li, cavolo per questo devo prendere lo sgabell..Una visione mi colpisce dritto in faccia, rimango con la bocca aperta (proprio con la bocca aperta intendo), immobile. Una mimetica riempita da almeno un metro e novanta di baldo giovine, super abbronzato, super portatore di grandi occhi verdi, con dei super bicipiti che si intravedevano dalle maniche arrotolate alla buona della mimetica, sul petto una specie di targhetta di stoffa diceva CARABINIERI.
Una visione, bello come il sole, un eroe, finalmente era arrivato, il cavallo bianco, anzi no, nero fuori, stavo solo aspettando che saltasse la staccionata il bancone alla olio cuore, mi prendesse tra le sue forti braccia e scappassimo via insieme avvinghiati come radici e terra..
Io ero li immobile a preoccuparmi che ero un cess peggio del normale, sfatta come non si può essere di fronte a tanta roba..
Peccato però che il tubero, lui, ce l'avesse in bocca. Come l'ha aperta per proferire parola mi è caduto addosso il castello e pure il cavallo.
"£$$/%/(="%&! ? "
"Eh?"
Il dottore mi vede in palese difficoltà ed interviene, che essendo capace di decifrare la scrittura dei medici avrebbe saputo decifrare anche il ragazzo? Pare ci sia riuscito, un suo collega era stato il pranzo di una zecca montana e avevano bisogno dell'antibiotico. Ed è complicato dirlo?? Va bene lo stesso, in fondo mi sono rifatta gli occhi, che non è poco di questi tempi!

Comunque mi sono informata, sul morso? ..Ma no, sul giovine in mimetica, che in paese tutti sanno tutto: quella di cui fa parte è una specie di task force tutta calabrese anti 'ndrangheta, sono ragazzi che vengono da varie parti d'Italia addestrati a vivere nascosti per giorni in montagna, a fare irruzioni nelle case dei boss durante i meeting, a intercettare, seguire, scovare, insomma sono gli SWAT de no'altri!
Che a furia di stare nascosti in montagna si stiano dis-civilizzando?

Ovviamente scherzo.. anzi grazie ragazzi, cerchiamo di spazzar via la feccia!

                                                                                                 Isotta.

venerdì 15 luglio 2011

Io aspetto..

Sarà l'afa dei torridi pomeriggi del Sud, sarà che è da lunedì che per la prima volta nella mia vita faccio qualcosa di vagamente simile ad un lavoro: il tirocinio in farmacia. Sarà che ho scoperto che non mi piace per niente lavorare (a chi piace, direte giustamente! ) eppure sarò costretta (come tutti) a farlo per il resto della vita. Sarà che non sto andando a mare, perchè continuo a rimandare la ceretta, che quei quattro amici sono impelagati ancora con gli esami o impegni vari; e mettiamoci pure che sono in down ormonale pre ciclo e quindi ti senti automaticamente una merda. Ma la depressione mi si è avvinghiata al collo e non molla. Ho provato a scrivere e sono venuti fuori solo grovigli di parole, rigurgiti di tutto il rancore che ho dentro. Sapessi il motivo poi..o forse lo so.
E' che io sono una di quelle persone perennemente in attesa (de che? Bah! ) , l'inverno aspetto l'estate, alle elementari fremevo per le medie, alle medie per le superiori e al liceo sognavo l'università, e poi puntualmente una volta che tutto questo si palesa ed è arrivato il momento di viverlo, io mi vesto di nostalgia. Il fatto è che mi aspetto dai cambiamenti qualcosa di positivo, io non vorrei, so che va sempre peggio e non meglio sono abbastanza realista, anzi pessimista mi definiscono, invece non lo sono abbastanza, proprio perchè pensando al futuro mi vibra dentro la flebile fiammella della speranza che nonostante tutto ancora non è riuscita a spegnersi. Ma vorrei che lo facesse, vorrei che si spegnesse definitivamente in modo che niente possa più deludermi, perchè è di questo che si tratta: delusione. Sono delusa dalla vita, sono delusa dalla gente, ho solo 21 anni è vero ma è questo il mio grande problema, mi aspetto sempre qualcosa che non succederà semplicemente perchè certe cose succedono solo nei libri o nei film, dove non è vita reale ma finzione,sceneggiatura. E' da quando sono piccola che avverto queste grandi aspettative che si riducono poi ad un semplice "ah, non era come me lo aspettavo" o "non l'ha fatto, eppure io credevo che l'avrebbe fatto" . E lo so che non ci si dovrebbe aspettare niente da nessuno, che non fa bene caricare un avvenimento di aspettative, che è come quando immagini il vestito o il paio di scarpe dei tuoi sogni e cerchi cerchi in tutti i negozi e non li troverai mai perchè esistono solo nella tua testa e non ti accontenti di qualcosa di simile, non ti accorgeresti nemmeno se provassi qualcosa di migliore, e intanto hai perso tempo e chances; perchè tanto le cose non andranno mai come ti eri prefissato, sempre peggio, mai meglio. Almeno le mie.
Si no, non parlo di sfiga o sfortuna, parlo di occasioni, di colpi di scena, che per il calcolo delle probabilità nel corso di una vita una giusta ti deve pur andare, e invece non è detto, anche se io lo pretendo, non è detto. 
Ma nonostante lo sappia per me non c'è nulla, il mio cuore continua a sperare, e sogno ad occhi aperti la persona che finalmente mi amerà per come sono, che apprezzerà Isotta perchè è una contraddizione vivente, una bambina e una donna, una "scienziata" vegetariana e contro la sperimentazione animale, una dura che si commuove per una pubblicità e tutti i milioni di difetti ed i pochissimi pregi; sogno il giorno in cui costruirò il mio agriturismo vegetariano con annesso rifugio per animali bisognosi, sogno di scrivere il mio libro, di essere felice, di cogliere l'occasione giusta che cambia la vita, di averne l'opportunità, perchè di vivere come sto facendo adesso non ne vale davvero la pena.
Forse farei meglio se semplicemente crescessi e capissi che io non sono ne la protagonista di un film ne di un best seller, che la vita fa schifo e punto.
Felice settimana anche la vostra ???
                     
                                                                      Isotta

martedì 5 luglio 2011

Alla ricerca dei pinoli perduti..

Mentre ero sotto la doccia mi è venuto in mente che il 9 sarà il suo compleanno. Sarebbe il primo anno, dopo quattro, che non organizzo la sua festa.
Lo scorso anno, dopo svariate, supplichevoli richieste, sapientemente lasciate cadere nel vuoto dalla sottoscritta, ho deciso di sorprenderlo e preparare oltre alla torta di compleanno, uno strudel tutto per lui, visto che era un suo desiderio! Mi sono messa a cercare la miglior ricetta, ma richiedeva, per un buon risultato, un'esperienza che io non ho, quindi mi son buttata su una versione easy della Benedetta Parodi di CottoEMangiato. Pasta Sfoglia già pronta, lavi sbucci e tagli a cubetti un paio di mele, le sbatacchi nella pasta sfoglia assieme alla confettura di tuo gradimento, uvetta, pinoli.. Cazz i pinoli mi son dimenticata! Corro al supermercato. Tra gli ingredienti per dolci niente, assieme ad arachidi e roba varia nulla, giravo per gli scaffali come una trottola ma di pinoli nemmeno l'ombra. Ok chiedo altrimenti non esco più da qua dentro:
"Salve, sto cercando i pinoli ma non riesco a trovarli, in che reparto devo guardare?"
"I pinoli, ah si.. vieni con me" mi risponde un commesso alto e magrissimo ed iniziamo a dirigerci verso i pinoli. Andiamo al reparto frutta, a quello della carne, passando per il panificio ed il banco frigo pure. Il tizio sembra disorientato ma continua a camminare spedito ed io lo seguo, sembriamo lui Packman e io uno dei fantasmini cattivi che se lo vuole mangiare. Compare un'altra cassiera, Packman le si tuffa incontro, la acciuffa per un braccio e le fa:
"Oh questa qua (che sarei io!!!) vuole i pinoli..sai mica cosa sono i PINOLI ? "
Isotta -------> O.O
No ma scusa ho capito bene, questo non sa manco cosa siano i pinoli e mi faceva da Cicerone al supermercato, ma che pensava che se li chiamava "pinoli..pinoli..pinolini dove siete??" sarebbero sbucati fuori da soli? o si immaginava un'insegna, una freccia rossa, luminosa, lampeggiante ed una voce metallica che urla "per i pinoli la prima uscita a destra, sotto i carciofini.."  ???
Ero allibita, non sapevo se prenderlo a manganellate con un Galbanino o scoppiare a ridere.. ho optato per la seconda. Ma dai come si fa a non sapere cosa siano i pinoli ?! Assurdo.
Ad ogni modo sono riuscita a trovare sti pinoli che erano vicino alle casse, ed a portare a termine la sorpresa che è riuscita e pare pure con esito più che positivo. 
E' passato già un anno.
Ho paura che il soffio delle candeline possa buttar giù con troppa facilità quella flebile parvenza di nonchiamoperchènonricordomancocometichiami , anche perchè sto per tornare a casa e la valigia è bella che pronta. Succede che ogni volta che litighiamo potremmo piantarci un coltello nelle rispettive schiene, senza rimorsi, ma succede anche che dopo le sfuriate, le urla e il rancore, ci riavviciniamo. Mi basta toccargli il braccio per sbaglio o che lui mi guardi fisso per più di dieci secondi che ecco che i poli delle nostre calamite si scombinano e se prima pareva esserci un muro di gomma indistruttibile a rimandarci indietro ad ogni tentativo di avvicinarci, come due poli negativi, ora il magnetismo ci spinge l'uno verso l'altra e non c'è forza di volontà che tenga per riuscire a starci lontani. 
Gli opposti si attraggono, e credetemi che non c'è nessuno più opposto di noi, il problema è che non durano..sani di mente almeno!
Quanto sia poco credibile il mio stato di disinteressata si deduce da questo post no ?

                                                                                Isotta.

sabato 2 luglio 2011

Sono viva..o almeno credo!

Che poi, alla fine, passa tutto. Che passa il tempo e quindi gli ostacoli rimangono indietro, che tu li abbia vinti o che tu sia stato vinto poco importa alle lancette dell'orologio e ai calendari.. 
Sono assente da tantissimo, ho una voglia compulsiva di scrivere, talmente forte che vorrei raccontare mille aneddoti, parlare di duemila argomenti e dire la mia su tutto quello che mi passa sotto il naso, ma la verità è che ancora non ho scelto..quindi per adesso mi sfogo con un post, che magari torno in me e riesco a srivere due righe di senso compiuto..
Fin'ora ho fatto nove (9) esami, tra il 25 Maggio e il 29 Giugno, aspetto il risultato di uno e il quattro di Luglio per fare l'ultimo, se anche questi vanno ho chiuso, pronta a godermi i miei meritati tre mesi di vacanza, e infondo anche non dovessero andare è uguale, perchè il tempo è passato comunque ed è ora di tornarsene a casa, di mare e di sole, di amici e famiglia.. E ci penserò dopo.
In ogni caso dal 4 pomeriggio sono L I B E R A , e mi pare di aspettare questa data forse più di quanto aspetto ogni anno il Natale.
Sono stanca, ma resisto.
Un abbraccio a tutti, in particolare a chi aspetta che il tempo passi..

                                                                                   Isotta.