sabato 2 aprile 2011

Troppo e troppo poco...

Tanti sostengono che il segreto per riuscire bene nella vita sia l'equilibrio, il saper sapientemente dosare un po' di questo e un po' di quello per ottenere il magnifico capolavoro che dovrebbe essere la vita di ciascuno, un elegante gioco di colori, i corretti ingredienti di un'atavica ricetta per la felicità, le misurate proporzioni tra reagenti e prodotti di una reazione chimica. "In media stat virtus" quante volte lo abbiamo sentito? Eppure voi ci credete? 
Ho fatto mio questo detto e quello che ne è venuto fuori è tutto e niente, proprio perchè la media scaturisce,in primis, dalla somma di eccessi e difetti e solo successivamente dalla loro equa divisione, e se il concetto va bene per i numeri che appartengo tutti alla stessa natura, un po' meno vale per l'espressione della personalità, per le idee, le passioni, gli interessi, per tutto,insomma, quello che fa di noi esseri umani. Queste caratteristiche non possono essere bilanciate dagli opposti, con i quali si trovano naturalmente in antitesi e dalla cui mescolanza non può che nascere contraddizione, confusione e tormenti.
Così quando mi ritrovo a divagare come un novello Mattia Pascal in gonnella su chi sono realmente aldilà delle generalità e della burocrazia, mi vien da pensare che sono sveglia non abbastanza per essere un genio e troppo per essere stupida; carina tanto da non essere considerata una racchia ma troppo poco per essere bella; pessimista abbastanza per essere cinica ma non per riuscire a smettere di sperare; troppo ribelle per accettare acriticamente e troppo conservatrice per fare la rivoluzione; troppo malinconica e solitaria per stare in mezzo alla gente ma non in maniera sufficiente per bastare a me stessa; così poco indipendente e così tanto bisognosa di esserlo; troppo schifata dalla mia terra d'origine per starci e troppo poco per riuscire a sopportare di starne lontano; così tanto bisognosa di amore e così poco in grado di darne. Forse chi continuava a ripetermi che il segreto è l'equilibrio, sperava in un armonioso collage del tutto..
Sono qui e non so più chi sono di preciso, mi ritrovo a fissare un soffitto di una stanza muta in cerca di risposte che nessuno se non il tempo potrà darmi e succede sempre più spesso ormai.
E' per questo che mi viene voglia di scrivere, per raccontare di volta in volta e dar equo spazio alle parti che compongono quel tutto, per dare ordine, almeno apparente, al caos di pensieri,vortice insaziabile che si è ingoiato la mia felicità, per riprendere me stessa.. raccogliendomi un pezzettino alla volta.
Non so cosa porterà questo blog, per ora ho solo voglia di scrivere..


                                                                                                               Isotta

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