domenica 3 aprile 2011

Siamo degli eroi...



Di notte non riesco a dormire, allora continuo a fare zapping, in tivù non c'è nulla di interessante, mi arrendo, apro il mio fido pc e grazie al cielo esiste quel famoso sito di streaming che ci regala piacevolissimi momenti di svago a qualsiasi ora. Scorro la lista dei film in cerca di qualcosa di tosto, puntualmente mi ritrovo a guardare la solita solfa americana a lieto fine. Forse di questo abbiamo bisogno? Di un lieto fine, e dato che nella vita di tutti i giorni ci scontriamo instancabilmente con piccole o grandi tragedie andiamo a cercare un' oretta e trenta di svago, per staccare la mente, per farci tornare il buon umore, per immedesimarci nella vita trepidante e piacevolmente ricca di sorprese delle commedie sentimentali, questo dovrebbe essere, vero? Allora perchè quando il film finisce e tutti vissero felici e contenti  io mi sento una merda peggio di prima, e siamo d' accordo che è un film,finzione ma io mi guardo e mi viene naturale piangermi addosso. Sono cresciuta a pane e nutella e film Disney mi giustifico, mi viene da pensare che questo abbia creato in me delle aspettative nei confronti della vita reale che, in quanto tale, non ha necessariamente un lieto fine, mi arrabbio col mondo, col caso,mi avveleno il fegato ma in fin dei conti la credulona sono io e non è colpa di nessuno, allora cerco di fare la persona razionale e di ripetermi che la vita non è ne' un film ne' tanto meno un cartone animato e che non ci sono castelli e vie d'uscita improvvise per cui si risolve tutto, ma solo il modo in cui ognuno gioca la sua partita col destino, cerco di farlo, perchè invece mi ritrovo a sognare, ad aspettare il mio lieto fine come fosse qualcosa di naturale e scontato, perchè chi è buono vince e i cattivi vengono sconfitti, perchè a chi è buono la vita dovrebbe riservare la vittoria, perchè si cambia per amore e persino le bestie si trasformano in principi. Cazzate. La vita è dei furbi, degli scaltri, di chi non si fa prendere dai sentimentalismi, di chi si ingegna, percorre scorciatoie, chi riesce a salire con l'ascensore mentre tutti gli altri lo stanno facendo coi rampini; nella vita si soffre, si muore di malattie atroci, si è soli, incompresi, ingiustamente sottopagati..la vita è sacrificio e sono pochi,veramente pochi i momenti per cui val la pena sopportare tutto questo!
Eppure siamo degli eroi, ognuno nel nostro piccolo fa il suo dovere in silenzio, i più forti senza aspettarsi nulla in cambio, quelli come me continuano ad aspettare, forse per tutta la vita, forse finchè non si rendono conto che è ora di smetterla, di crescere ed accontentarsi. Già accontentarsi, non è detto sia sempre un male farlo. Interpreto l'accontentarsi come il farsi bastare quello che uno già possiede, lo gioire per quello che si ha e il non anelare ad altro, bella storia non anelare, bella storia accontentarsi.
Ma chi ci riesce, voi riuscite a non desiderare di più? Leopardi e Schopenhauer credevano fermamente che l' uomo sia programmato per desiderare sempre di più , che sia nella nostra essenza il non riuscire ad accontentarsi e fremere verso un nuovo desiderio, ed io ho paura avessero ragione. Siamo mancanti, desideriamo essere felici ma la felicità ci sfugge proprio in virtù della mancanza e della continua ricerca del qualcosa con cui colmarla, è un cane che si morde la coda..come si fa?
Ognuno sceglie il suo palliativo..e continua a vivere, nonostante tutto. 
Siamo degli eroi.

                                                                                                  Isotta

2 commenti:

  1. Sono capitata nel tuo blog per caso, ma dopo averti letta mi è sorto qualche dubbio a riguardo.

    Mi sono ritrovata nelle tue righe.
    Nel tuo essere sognatrice e voler vivere la vita appieno, anche se si finisce col sognare una vita e vivere una vita sognando.

    Nel voler mandare a fare una passeggiata quelle persone che schiacciano, spargono cattiveria, anche nelle situazioni più semplici, per arrivare...arrivare dove, poi?

    Nel concordare col sommo Leopardi riguardo alla felicità e alla stramba natura umana.

    Nel crescere a pane, nutella e film Disney.

    Nel cercare consolazione nei lieti fine e sentirsi poi degli stracci nel constatare che non si è stati ancora chiamati a prendervi parte. Se mai qualcuno chiamerà.

    Nel tuo ricercare SEMPLICITA' nella vita e nei sentimenti.

    E anche io come te ho sentito per anni ed anni l'urgenza di fuggire da questo piccolo paese del meridione per andare al nord. Ora che ho capito certe cose e vorrei restare, sebbene sappia che non sarà affatto facile, sembra proprio che me ne debba andare.

    Così ti ringrazio per la genuinità e generosità con cui scrivi, e per avermi fatto scoprire che da qualche parte c'è qualcuno che almeno un po' mi somiglia.

    Continuerò a leggerti, Giada.

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  2. Ti ringrazio! Ho creato questo blog sia per un mio bisogno personale di scrivere, sia per confrontarmi con qualcuno su questo tipo di argomenti, che sono solitamente introspettivi, per cui si fa fatica a discuterne con chi si ha vicino.. Mi consola sapere di essere capita. E sono felice del fatto che tu voglia continuare a leggermi.

    Isotta

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